IL PROBLEMA
della tratta in ITALIA
Con l’adozione della Risoluzione A/RES/68/1921, nel 2013 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 30 luglio la Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani. La tratta e il grave sfruttamento di persone, di cui possono essere vittime sia adulti che minori, sono fenomeni che purtroppo interessano anche l’Italia.
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L'Italia oltre a essere un paese iconico rinomato per le sue antiche rovine, i suoi capolavori artistici e le sue creazioni culinarie, l’Italia sta diventando anche una delle destinazioni più gettonate al mondo per il traffico sessuale a scopo commerciale. La prostituzione è legale in Italia da oltre 50 anni e i trafficanti hanno sviluppato una vasta rete che ancora oggi è viva e florida.
Ciò pone enormi sfide per coloro che lavorano nel campo dell’anti-tratta. Si tratta di sfide totalmente insormontabili se non grazie a sforzi unificati come quelli che ATR sta cercando di mobilitare.
Si stima che, ad oggi, il 53% delle donne trafficate sono vittime della tratta intrappolate nell'industria italiana del sesso a scopo commerciale, industria che genera 3,9 miliardi di euro all'anno. La radice del problema è la domanda che proviene dai 3 milioni di acquirenti ogni anno e i risultati sono devastanti per le donne che vengono trattati come oggetti usa e getta in questo deplorevole «mercato».
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Crediamo che le vittime del traffico sessuale non siano mai oggetti da vendere, ma tesori dal valore intrinseco. Si tratta di persone che sono state ingannate, forzate o costrette ad entrare in una vita di sfruttamento sessuale. Sognavano e aspiravano a una vita migliore attraverso il lavoro legittimo in Italia, ma invece si ritrovano intrappolate nell'incubo della schiavitù sessuale. Desiderano una via d'uscita e hanno bisogno di qualcuno che cammini al loro fianco per aiutarle a trovarla.
STATISTICHE
Nel mondo:
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Nel mondo sono 27 milioni le vittime della tratta di esseri umani per lo sfruttamento sessuale o lavorativo (TIP, 2012).
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Solo l’1-2% delle vittime di questo crimine viene salvata (UN, 2009).
In Europa:
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Si stima che in Europa siano circa 1 milione le vittime dello sfruttamento sessuale a fini commerciali (tratta di esseri umani per lo sfruttamento sessuale) (UNDOC, 2012);
In Italia:
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La prostituzione in Italia è legalizzata da oltre 50 anni (dal 1958), ma non viene regolamentata.
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In Italia sono presenti il 53% delle vittime dello sfruttamento sessuale ai fini commerciali. (Asvis 2022)
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All’interno dell’Unione Europea, l’Italia risulta essere il Paese con la percentuale più elevata di vittime, sia presunte che identificate, dello sfruttamento sessuale. (Eurostat, 2015)
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L’Italia è una delle prime dieci nazioni di destinazione delle vittime dello sfruttamento sessuale a fini commerciali (UNDOC, 2012)
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Uno studio pone l’Italia al terzo posto tra tutte le nazioni del mondo per numero di uomini che acquistano prestazioni sessuali (ProCon.org, 2004);
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In base alle stime del Ministero degli Interni e della polizia italiana, il 45% degli uomini italiani acquista prestazioni sessuali almeno una volta l’anno (Smith, 2003)
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Il 99% delle persone immigrate che si prostituiscono in Italia ha viaggiato in diverse altre nazioni (TAMPEP, 2009)
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L’Italia proibisce ogni forma di traffico di esseri umani e infligge una pena detentiva dagli 8 ai 20 anni a chi si macchia di questo crimine (TIP, 2012)
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Il governo italiano ha diminuito i propri sforzi contro la tratta degli esseri umani dal 2012 (US Dept of State, 2012)
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